Quanto spesso, scorrendo i post sui social o durante le ricerche più svariate su Google, ti capita di trovarti a leggere articoli che trattano di sedute di psicologia, iniziare ad informarti e poi ritornare sui tuoi passi? Spesso? E perché accade? Perché non capita lo stesso meccanismo mentre sei alla ricerca di un dentista o di un altro specialista?
Perché quando ci accorgiamo di avere un problema fisico, quindi tangibile siamo più portati ad attivarci per porgli rimedio, mentre quando il disagio è ad un livello meno concreto e visibile, più inconscio tendiamo a rimandare la ricerca di una soluzione?
Siamo portati a sottovalutare il beneficio che si può trarre anche solamente dal parlare con qualcuno di ciò che ci genera ansia e preoccupazione o che è in grado di rovinarci intere giornate.
Specialmente in questo anno, sottoposti a restrizioni negli spostamenti, in cui il contatto umano e la vita sociale di noi esseri umani si è drasticamente ridotto, non è raro che si presentino più spesso di prima sentimenti negativi, che possono portarci a non riconoscere più noi stessi, né quello che è sempre stato il nostro modo di reagire agli eventi.
Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente sottoposti a ritmi sfiancanti e ad un’enorme mole di stress, situazioni di non facile vivibilità già prima del presentarsi dei diversi lockdown e delle zone arcobaleno, che ci hanno allontanati ancor più gli uni dagli altri, facendoci inevitabilmente sentire più soli, più in ansia per il domani e impauriti.
Questa pandemia ha reso anche i meno tecnologici più disposti all’utilizzo di cellulari, computer, whatsapp, videochiamate e nonostante tutti i nostri tentativi ingegnosi di mantenere vivi i contatti con i nostri cari e le relazioni a cui teniamo spesso non è sufficiente a colmare la sensazione di solitudine e tristezza inspiegabili che ci capita di avvertire.
È un momento di estrema delicatezza questo che stiamo vivendo, sta cambiando progressivamente ognuno di noi, ma non sempre abbiamo tutti gli strumenti necessari per affrontare al meglio questi cambiamenti, abbiamo bisogno di una persona che ci supporti e ci accompagni nel capire al meglio come fronteggiare questa fase della nostra vita. Un professionista che ci aiuti ad elaborare, accettare e trovare risultati per noi stessi e ciò che ci circonda.
Ti invito a riflettere sulla natura mutevole che molti disturbi hanno, ovvero: molti dei malesseri fisici che puoi avvertire non sono altro che il palesarsi in modo differente di emozioni negative che hai dentro. Hai mai riflettuto attentamente su cosa si cela dietro ai mal di testa, i mal di stomaco o i mal di pancia che spesso ti colpiscono?
Per rispondere alla domanda iniziale: il momento migliore per iniziare ad andare dallo psicologo, è il momento stesso in cui inizi a pensare che potresti averne bisogno. Adesso, appena lo pensi.
Smetti di procrastinare e rivolgiti ad un professionista che ti aiuti ad allentare lo stress e trovare momenti di contatto con te stesso e il mondo che ti circonda .